Trebisonda è una libreria indipendente nel quartiere multietnico di San Salvario, vicino alla stazione di Porta Nuova. Con piccola e media editoria di qualità, remainder, libri per ragazzi; con otto vetrine tematiche, un grande divano arancione; con una grande polena che legge il Quijote; e con un calendario fitto di iniziative.
Via S. Anselmo 22, 10125 TORINO
Trebisonda nasce nel febbraio 2011. Tra le sue iniziative, il GiraLibro a San Salvario, una biblioteca diffusa con libri donati da piccoli e medi editori italiani e collocati negli esercizi commerciali del quartiere (http://giralibro.com).
RICOMINCIARE DAI BAMBINI di Malvigna Cagna
In molti chiedevano, e chiedono, perché Trebisonda. Avevo avuto in mente diversi nomi; tra questi, non so perché, Ondina. Che avevo scoperto essere anche il diminutivo di Trebisonda Valla, un’atleta nata nel 1916 e morta novant’anni dopo. L’antica Trabzon, grande porto sul Mar Nero, era un crocevia, un punto di riferimento importante, come la stella polare. Ecco il perché dell’espressione “non perdere la trebisonda”, con cui sarebbe stato bello giocare, pensavo. E quale nome migliore per una libreria che apriva a San Salvario, quartiere che è a sua volta un approdo, stretto com’è tra la stazione e il fiume. L’angolo tra via Sant’Anselmo e via Pellico continua a essere più frequentato di sera che di giorno. Ma non dispero. Voglio continuare a immaginare modi di far vivere i libri perché diventino compagni di vita quotidiana, non un lusso, un di più, ma strumenti indispensabili per aprire le menti di qualsiasi età. I libri ci portano a casa la varietà del mondo e della natura umana, ci avvicinano a autori e personaggi lontani migliaia di chilometri, vissuti centinaia di anni fa. Qualcosa di simile a un’ondina, una sirena che è in realtà una polena, se ne sta appesa a una parete della libreria; legge il Quijote. Forse tutto, prima o poi, torna al suo posto, e così, fra qualche anno, tra via Sant’Anselmo e via Silvio Pellico ci sarà la vera Trebisonda. Spesso capita che entrino mamme e papà con i loro bambini; si fermano sulla soglia e mi chiedono: “C'è un'area bimbi?”. “Sì”, dico indicando il divano, il tappeto, e i libri per bambini. E mentre lo faccio mi accorgo che sempre, sempre, il bambino o la bambina sono già seduti sul divano, con un libro aperto sulla pancia. Magari al contrario: un piccolissimo errore di rotta.
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www.trebisondalibri.com
Skype e Facebook: libreria trebisonda